La terapia occupazionale può essere definita come quella branca della riabilitazione che mira al recupero della disabilità fisica e psichica della persona attraverso l’esercizio di attività finalizzate e soprattutto l’insegnamento di nuove strategie di indipendenza e l’addestramento all’uso di ausili tecnici che pongono in primo piano il reinserimento della persona nella vita familiare, educativo-lavorativa e sociale a cui apparteneva prima dell’evento morboso.
La tecnologia d’ausilio diventa sempre più fondamentale in un progetto di vita indipendente per le persone disabili e anziane. Essa, però, non deve sussistere senza un adeguato sistema di fornitura, che richiede un’attenta e completa valutazione dell’ausilio e di tutto ciò che ad esso è legato (esigenze dell’utente, situazione ambientale, ecc.).
Un ausilio ben scelto sarà percepito utile, funzionale, pratico, comodo e bello come strumento di autonomia e non come stigma della disabilità.
Nello svolgere le attività di vita si può aver bisogno di semplici o tecnologici ausili per la massima autonomia possibile nelle aree di vita principali della persona, quali cura di sé, lavoro e tempo libero.
Possiamo differenziare gli ausili per funzione come:
- ausili per la mobilità: come le carrozzine o deambulatori che permettono alla persona di muoversi liberamente e autonomamente;
- ausili per i trasferimenti: tavolette e sollevatori che permettono alla persona di cambiare postura;
- ausili tecnologici per la comunicazione e per la partecipazione: come comunicatori dinamici e puntatori oculari, tavoli da lavoro, ausili per prevenire le LDP, come materassi e cuscini antidecubito;
- ausili per le attività di vita quotidiana: cura del sé, degli spazi e degli oggetti.
A cura di
Dott. Stefano Comerro – Terapista Occupazionale