Lo stretching allunga la vita

Oggi abbiamo deciso di parlare dello stretching e degli effetti positivi che può avere sul nostro corpo.

“Io credo fermamente che molte applicazioni ortesiche abbinate a un efficace stretching ottengano risultati migliori. Per le patologie osteomuscolari i corsetti, i plantari, ortesi sono di buon aiuto quando prescritti. Sovente in fase conclusiva di consegna ausilio la domanda principale è “ma sarà per tutta la vita?” Se le persone decidono di voler migliorare la propria condizione di salute lo possono fare e lo stretching è uno di questi mezzi alla portata di tutti.

Alcuni semplici esercizi -ad esempio- per aiutare a migliorare una fascite plantare, se associati a una tallonetta o a un buon plantare, possono arrivare a risolvere il problema. è chiaro che in questo particolare tempo del “tutto e subito” lo stretching è un percorso più lungo e impegnativo ma molto più gratificante e risolutivo.”
Barbara Bertinazzi – Tecnico Ortopedico – Ortopedia Pozzato

Ne abbiamo parlato con Giorgio Cusin reflessologo plantare, operatore shiatsu, istruttore di stretching, ginnastica posturale e fitness per la terza età, esperto di do-in, insegnante di stretching shiatsu.

“La tecnica dello Stretching è facile, piacevole, ed è un ottimo antidoto contro la tensione fisica e mentale. Lo Stretching fa bene a tutto il corpo, ma soprattutto alla colonna vertebrale. Scioglie l’irrigidimento muscolare (naturale, causato da intensa attività fisica o mentale), migliora la circolazione e attenua lo stress, lasciando la persona tonificata e rilassata. Praticarlo regolarmente consente di sciogliere non sono le tensioni muscolari più recenti, ma, gradatamente, anche quelle più persistenti, con il risultato di migliorare progressivamente sia la propria postura e sia il proprio modo di muoversi. Lo Stretching è, tuttavia, molto più di un semplice sistema per alleviare le tensioni: esso, infatti, comporta un’estensione dinamica dei muscoli e richiede una capacità di concentrare l’attenzione su tutti i movimenti del corpo, invece di limitarsi a lavorare solo su una particolare fascia muscolare o su una singola articolazione. Questa concentrazione mentale porta alla consapevolezza del proprio corpo e alla comprensione di come esso si muove, accrescendo nel contempo l’energia fisica e quella mentale. Uno dei falsi miti che spesso viene evidenziato è che lo Stretching sia dannoso oppure che faccia perdere la tonicità raggiunta (pensiero comune soprattutto tra i culturisti). Come per moltissimi altri aspetti della nostra vita, ciò che conta è la qualità dell’allungamento ed il modo in cui viene eseguito, quindi senza esagerare. Esistono vari tipi di Stretching e tutti possono essere validi, se portano buoni risultati.”

Giorgio Cusin è autore di:  Manuale di stretching shiatsu (G. Cusin – O.Volpe – edito L’età dell’acquario) ; Acqua. Fiume di vita (edito Antares);  Atlante di reflessologia plantare ( G. Cusin – O.Volpe edito Red); Ascolta.Respira.Sorridi. (edito Psiche2).

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